Umanistan
transcendental electronic folklore
ELECTROFOLK MUSIC and WILD DANCE
Viaggiare per l'Umanistan non richiede passaporto, non necessita dichiarazioni d'identitá, razza, sesso, e cultura. Stato musicale senza frontiere, L'Umanistan adotta la scala come lingua ufficiale; a ritmi dispari il suo Ministero degli Interni vi da il benvenuto ad entrare, per trascendere la nazionalità "por medio de la danza". La curiosità è l'unico visto richiesto.
Dall'America all'Asia, dall'Italia via Messico alla Grecia ed al Giappone, UMANISTAN fa esperienza di corde, fiati, loop elettronici e sonorità tradizionali per una rielaborazione originale e creativa di un racconto di vita transcontinentale dedicata alla musica. ➡ Allacciatevi scarpe e cintura, la Danza vi travolgerà!
Traveling to Umanistan does not require a passport, does not require a declaration of culture, race, genre, or nationality. It is a Musical State Without Frontiers, Umanistan adopts the scale as the official language; Odd rhythms as her Interior Ministry and welcomes you to enter, to transcend nationality on the dance floor. Curiosity is the only visa required. From America to Asia, from italy via mexico to greece and japan, UMANISTAN experiences traditional strings, winds, electronic loops, and sound for an original and creative re-elaboration of a transcontinental life story dedicated to music. ➡ take off your shoes and the dance will overwhelm you!
UMANISTAN : Estado de la música sin fronteras
En Umanistan se adopta la escala musical como idioma universal;
Viajar por UMANISTAN no requiere pasaporte, no necesita declaraciones de identidad, raza, género o cultura. La curiosidad es la única visa requerida.
Cuerdas, instrumentos de viento, bucles electrónicos y sonidos tradicionales unidos en una reelaboración original y creativa fruto de la experiencia de la vida transcontinental.
Desde América hasta Asia, desde Italia a través de Grecia, México y Japón, UMANISTAN reúne música, idiomas y culturas, inspirando para trascender la nacionalidad a través de la danza.
Bienvenido
Umanistan is a musician, a project, a philosophy of life. Thinking, being and acting humanist is a radical and natural commitment to finding harmony and limitlessness in a world that has traced boundaries and hoisted walls. The language spoken in this unlimited universal space is music. Music that is human expression, pleasure, individual and collective commitment: to evolve in balance between future and tradition, between popular identity and the spirit of planetary consciousness - or simply put, to be human. Umanistan has been walking, experiencing sound, and learning the traditional language of music for more than a decade, dancing from one continent to another without political identity, or ethnocentric or discriminatory cultural definitions. As a human being amongst humans, he talks and shares his art with musicians and performers of all kinds, genres and cultures, finding with them the hybrid, bastard melange of unity for which we should all fight, because beyond The Nation, there is only our humanity. At the sound of notes, radios, delight and pure pleasure, Umanistan gives us memories from his long journey around the world with his strings, drums, flutes, hands, feet, and heart. All wisely and psychedelically mixed with a loop station and a dancing mind.
Umanistan è un musicista, un progetto, una filosofia di vita. Pensare, essere ed agire umanistan è un impegno radicale e naturale di ritrovare armonia e sconfinatezza laddove il mondo ha tracciato confini e issato muri. Il linguaggio che si parla in questo spazio planetario senza limiti (se non quelli universali, forse) è la musica. Musica che è espressione umana, piacere, impegno individuale e collettivo: di evolvere in equilibrio tra futuro e tradizione, tra identità popolare e spirito di coscienza planetaria -o semplicemente Umana.
Umanistan cammina, sperimenta sonorità, apprende linguaggi musicali tradizionali, folkloristici e visionari da più di una decade, danzando da un continente all'altro senza identità politica, né definizioni culturali etnocentriche o discriminatorie.
Come un Uomo tra gli Uomini, dialoga e condivide la sua Arte con Musicisti e Performers di ogni genere, razza e cultura, ritrovando con loro quell'unità ibrida, meticcia (ed un po' bastarda) per la quale dovremmo tutti combattere, perché oltre la Nazione, c'è solo la nostra umanità.
A suon di note, volteggi, diletto e puro piacere, Umanistan ci regala memorie dal suo lungo viaggio intorno al mondo, e dentro la Musica.
Ukulele, tamburi, flauti giapponesi, percussioni, botti, sonagli, voci. Tutto saggiamente e psichedelicamente mixato da una loop station e da una mente danzante.